In questa divisione si utilizzano appunto archi "compound" (compositi), muniti di particolari sistemi di moltiplicazione della potenza con carrucole eccentriche che permettono di ottenere la potenza e lo sforzo fisico massimi circa alla metà della fase di apertura dell'arco per poi ridurli di circa il 60-75% (let-off) dopo lo scatto delle carrucole, ottenendo così, con uno sforzo fisico complessivamente minore, una maggiore velocità in uscita della freccia, quindi una maggiore precisione. È consentito l'uso di mirini ottici potenziati con lenti addizionali, di livelle che consentono di verificare che l'arco sia parallelo al terreno, di punti di mira a fibra ottica e di sganci meccanici per rilasciare eliminando quasi interamente l'interferenza di un rilascio manuale. Recentemente è stato dimostrato che un arco compound utilizzato da un congegno meccanico detto shooting machine, che simula l'arciere in condizioni ideali, è capace di scagliare una freccia con identico risultato di una precedente


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